All’inizio di questa campagna elettorale a giornalisti e giornaliste che ci chiedevano il perché di questa candidatura, la nostra candidata sindaca Claudia Ortu rispondeva sempre: “perché così ci dovete far parlare per forza!”.

Come organizzazioni che hanno promosso la lista Cagliari Popolare – Alternativa di Classe crediamo di aver sfruttato al meglio delle nostre possibilità questa opportunità per portare una visione radicale nel dibattito pubblico e quindi siamo soddisfatti e soddisfatte della nostra campagna.

Pensiamo infatti di aver lasciato il seme di un dubbio e qualche strumento in più per una critica radicale dell’esistente, mettendo di nuovo in circolazione espressioni fondamentali, e non a caso eclissate da tempo, come classe sociale e anti-capitalismo. Si tratta di espressioni che servono alle persone della nostra classe, a prescindere dalla loro condizione individuale di occupazione, più o meno precaria, o disoccupazione, per leggere la realtà intorno a loro e per decidere di agire di conseguenza.

Abbiamo anche dimostrato che questa impostazione generale può trovare delle traduzioni molto pratiche ed efficaci: sono le misure che avete trovato nel nostro programma e che se applicate avrebbero migliorato la vita quotidiana dei nostri e delle nostre. Il nostro obiettivo continua a essere quello di un nuovo protagonismo di lavoratrici e lavoratori che intendiamo portare nei luoghi delle decisioni da dove mancano ormai da troppo tempo.

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno accordato la loro fiducia e quelle che ci hanno aiutato in questo primo tentativo di portare una visione alta e ideale nel dibattito per le elezioni comunali e rivendichiamo le nostre scelte. Siamo fieri e fiere di aver continuato la nostra lotta per la giustizia al fianco del popolo palestinese anche nella nostra campagna elettorale. Non esiste luogo nel quale questa rivendicazione non debba avere un suo riverbero!

Purtroppo, la retorica del voto utile e la pratica degli schemi piramidali – che tanti e tante di noi hanno incontrato nelle loro vite lavorative e che mette tante persone in competizione per poche briciole, mentre la persona al vertice della piramide si appropria della torta – applicata all’allestimento delle coalizioni elettorali, ci hanno negato la possibilità di approdare in Consiglio Comunale e portare avanti le nostre iniziative dai banchi dell’opposizione.

Finché lasceremo che la politica sia solo una cosa da comitati elettorali, che appaiono nei negozi per qualche settimana di campagna elettorale per poi scomparire, non riusciremo a cambiare le cose. Per questo invitiamo tutti e tutte a venire nelle nostre sedi, che con fatica teniamo sempre aperte, e costruire con noi un futuro nel quale la nostra dignità e i nostri diritti prevalgano sul profitto e sui privilegi.

Ci presentiamo come alternativa agli attuali schieramenti perchè nell’inevitabile conflitto tra capitale e lavoro abbiamo scelto la parte del lavoro. Noi siamo partigianə e vogliamo rappresentare gli interessi della classe lavoratrice e darle voce. Siamo quindi alternativə alla politica interclassista di tutte le altre forze.